LEGGENDA DELLE NAVI INABISSATE
Fotografia di A. Pigliapoco
Nell'estate del 551 d.C. i Goti volevano conquistare Ancona che all’epoca era un possedimento bizantino. Questi ultimi, vedendosi alle strette, mandarono messaggi disperati alla Capitale Bisanzio, che il più velocemente possibile fece salpare da Ravenna e Salona, cinquanta navi da guerra armate di tutto punto e comandate da due valorosi marinai: Giovanni e Valeriano. I Goti, appena avvistarono le navi nemiche, abbandonarono in tutta fretta l’assedio della città dorica. Di fronte alle spiagge vellutate di Senigallia si ebbe l’epico e alquanto sanguinoso scontro tra le due grandi flotte. I Bizantini ebbero la meglio e le navi dei Goti assalite o bruciate si inabissarono inesorabilmente e soltanto una decina riuscirono a darsi alla fuga. Le navi affondate, secondo la tradizione, furono 40, ma non è dato sapere dove sia il punto esatto del mare a largo di Senigallia che le vide scomparire per sempre tra i suoi flutti.
Da Procopio, "La guerra gotica", IV, 23
Da "Oggi & domani" di Paolo Pierpaoli - supplemento del Corriere Adriatico
Da Procopio, "La guerra gotica", IV, 23
Da "Oggi & domani" di Paolo Pierpaoli - supplemento del Corriere Adriatico
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